scope e stramonio

Uno non se lo immaginerebbe mai perchè le streghe volano su di una
scopa. e forse è meglio nel caso in cui il suo figliolo pensasse di
avere delle delucidazioni in quanto la storia oltre a comprendere un
cazzutissimo cerbero, il cane a tre teste guardiano degli inferi,
inciampa in abuso di droghe e masturbazione; ma d’altronde
l’immaginario comune riconosce alle streghe una certa figosità,
emancipazione…

Com’è noto ercole durante le sue peripezie ebbe occasione di passare
dall’ade. per non so bene che motivo si mise in testa di trascinarne
fuori il guardiano, cerbero appunto un mastrino incazzosissimo. si dotò
dell’arma più micidiale di sempre, la catena di una bicicletta, e
riuscì nella sua impresa. ma mentre lo trascinava fuori, il cagnaccio
sbavava ovunque e la sua mefistofelica bavuscia ricopriva intere zolle
di terra.
Naque una piantaccia che migliaia di anni dopo verrà catalogata come
"Datura Stramonium", volgarmente chiamata stramonio, una solanacea
sorella quindi di mandragora (questa venne invece originata dallo sperma di un condannato a morte per impiccagione, schizzato fuori durante il soffocamento ) e belladonna come di patata e pomodoro.
Gli effetti dello stramonio comprendevano e comprendono tuttora
visioni, e il classico senso di leggerezza tipico di molte sostanze
stupefacenti; le streghe ne abusavano ma non alla maniera del fattone
di periferia che agile si muove tra cartoni sciolti nel castellino,
kratom e noci moscate; lo scopo dei loro viaggi, come per gli shamani
gli uomini medicina ecc, non era il mero sballo (che comunque presso di me gode di una sua dignità)
ma piuttosto un mezzo per raggiungere un certo fine. il consumo non era
il fine stesso. nel caso dello stramonio, l’abilità che se ne acquisiva
era quella del volo, apparenza indotta dal formicolio e dal senso di
catalessi delle gambe.
Ma le streghe non fumavano mica lo stramonio. e nemmeno ci facevano
l’infuso o il decottino. piuttosto le riducevano in pasta (per
l’esattezza si parla dei semi di stramonio), ne spalmavano l’estremità
di un bastone di scopa che andavano ad introdurre nella cavità
vaginale. questo era secondo le streghe il modo più efficace di
assumerla. o forse lo spacciavano come tale per godersi i side effects
senza arrossire.
Insomma se la godevano della grossa e probabilmente si facevano vedere
in giro belle stupefatte e felici. e ora come allora agli altri stai
sul cazzo se sei troppo felice, troppo a lungo e senza motivi apparenti.
Ma la cosa curiosa è come certi eventi vengano manipolati e trasformati
quando passano da cervello a cervello, da copiatura a copiatura, da
scimmia evoluta a scimmia evoluta. Un rudimentale dildo trasformato in
una simpatica cavalcatura. Una differenza molto più ampia di quella
che, ad esempio, corre tra un imene intatto e un cimitero di uccelli.
Tutto ciò è applicabile a un’infinità di cose, di storie.
che diventano idee e credi. che diventano vite, che spesso si
intromettono in altre vite, limitandole, al solo scopo di promuovere
prepotentemente le idee costruite e distorte a loro agio.
‘na merda.

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