N come novembre. ma soprattutto come Novello.

Novembre è senza dubbio il mio mese preferito per diverse ragioni. è il
mese del maiale che veniva in passato macellato appunto a novembre per
sfruttare la stagione fredda, è il mese dei cachi di cui sono
feticista, si trova ancora l”uva che è il mio cibo da film preferito.
i colori spaccano il culo e che dire di quelle giornate ventose fredde
e assolutamente limpide, che al sole fa caldo mentre al freddo c’hai la
cappella taa fintus.
ma oltre a tutto questo, novembre è il mese del vino novello. Il vino
novello è un vino che grazie ad una fermentazione accelerata tramite
macerazione in ambiente ermetico pieno d’anidride carbonica, vien
pronto un mesetto appena dopo la pigiatura dell’uva. è un vino fresco e
mediamente aromatico, che va d’accordo un po’ con tutto e che va
consumato giovane. Siccome i costi di produzione sono di molto
inferiori rispetto al solito vino, viene spesso venduto a non più di
cinque euri la boccia. E’ vino rosso (le bucce infatti giocano un ruolo
fondamentale nella fermentazione) e viene un po’ da tutt’italia perchè
prodotto con uve (o mix di uve) diverse.
Esselunga come ogni anno offre puntuale ai propri clienti una ricca
selezione di vini novelli per tutte le tasche, tra i quali ho da fare
due segnalazioni:
-Novello Terra di Tacco, inferiore rispetto a quello dell’anno scorso
che mi sconvolse per il suo rapporto qualità prezzo. 1,99 come la
passata stagione, ma più anonimo al palato. Etichetta industrial –
cyber punk che personalmente rompe un po’ i coglioni. Viene da Latiano
(BR), nel salento. una combinazione di uve negroamaro e montepulciano.
trestelle
-Novello Dono d’autunno, viene a casa con voi per soli 2 euri e 69
euricents che si guadagna solo per nome e la bella etichetta, che
raffigura, con un elegante bassorilievo, delle foglie autunnali di
diversi colori. Fa un’ottima figura sulla tavola romantica che avete
imbandito per rimediar qualcosa dalla tipa, vi sarà amico anche se
consumato in treno con un bicchiere di plastica. Morbido quasi dolce
non stona a pasto, ma se ne scende tranquillo anche alle 10 di domenica
mattina durante un pigiama party.
prodotto con uve sangiovese e merlot arriva dritto dall’umbria, regione
che mi divenne simpatica quando la maestra, a scuola, disse che era
l’unica regione del sud non bagnata dal mare. un po’ l’antisardegna per
eccellenza. quattrostelle
Da segnalare inoltre la Marcia contro il vino novello e Scommetto di poter trovare 100.000 utenti che apprezzano Silvio Berlusconi.

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